Per la scelta del Patrono, ovvero dell’Avvocato da cui essere assistiti nel processo, vi sono tre possibilità:

1. Ottenere l’assegnazione di un Patrono d’Ufficio o del Patrono Stabile del Tribunale (per prendere contatto con loro occorre fissare un appuntamento telefonando alla Cancelleria del Tribunale).
2. Rivolgersi ad un Avvocato Rotale (sono avvocati specificamente approvati dal Papa e iscritti in uno speciale e ristrettissimo Albo professionale a carattere universale presso la Rota Romana in Roma  e possono patrocinare di diritto innanzi a tutti i Tribunali Ecclesiastici di prima e seconda istanza, ovunque situati, nonché innanzi alla Rota Romana).
3. Scegliere un Avvocato abilitato (approvato in modo stabile dal Vescovo moderatore del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro e abilitato a patrocinare solo presso il Tribunale Ecclesiastico ove è iscritto).

In merito ai Patroni d’Ufficio o ai Patroni Stabili, si deve tener presente che l’assegnazione deve essere concessa dal Vicario Giudiziale, che valuta caso per caso, e può avvenire quando ricorrano particolari criteri di natura pastorale che la rendano opportuna, compresa la considerazione delle possibilità economiche disagiate del richiedente.

Nel secondo e nel terzo caso si tratta di liberi professionisti, la cui determinazione del compenso rientra nell’ambito del rapporto privatistico tra legale e assistito, entro i parametri fissati dalla Conferenza Episcopale Italiana (vedi la sezione Costi di una causa).

Domande più frequenti

È sempre necessario avere un Avvocato o si può introdurre una causa da soli?
Le norme canoniche prevedono che sia possibile anche “stare in giudizio da soli”, cioè senza farsi assistere da un Avvocato (detto Patrono). Vi sono però due importanti ragioni per le quali è opportuno che chi promuove una causa (detto “attore/attrice”) scelga e nomini un Patrono:

• la difficoltà oggettiva che chi non è esperto in materia giuridica (e specificamente canonica) incontra a compiere autonomamente i passi giusti e necessari all’interno del processo;
• il fatto che chi sta in giudizio da solo non ha la medesima possibilità di accesso immediato agli atti del processo che avrebbe il suo Patrono.

Qui di seguito l’elenco dei Patroni stabili e degli avvocati (rotali e abilitati) patrocinanti presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro.